Descrizione
Martedì 11 Novembre 2025 - ore 21.00
LA TIGRE
di Ramon Madaula,
con Alessandro Benvenuti e Marina Massironi.
LA TIGRE
di Ramon Madaula,
con Alessandro Benvenuti e Marina Massironi.
Lui, un rinomato specialista dello sviluppo personale, è lì per un servizio fotografico destinato al supplemento domenicale di una famosa rivista: un riconoscimento al quale tiene tantissimo. Lei è l’importante fotografa che dovrà immortalarlo. Sarà il confronto tra una donna di sostanza e un uomo di fumo. Lui non è quello che crede di essere, lei non è affatto quello che dice di essere.
Giovedì 27 Novembre 2025 - ore 21.00
IL FU MATTIA PASCAL
di Luigi Pirandello,
con Geppy Gleijeses.
Un uomo, creduto e poi fintosi morto, quando “risuscita” s’accorge che non può più essere ammesso nella società, nella famiglia,perché per la società e la famiglia egli è morto davvero. Quale prova scintillante del sentimento del contrario? Disonestà e purezza vita-morte nel grande caleidoscopio della certezza sociale che bolla come sicuro quello che non esiste e come inesistente quello che vive.
Giovedì 4 Dicembre 2025 - ore 21.00
BASTA POCO
di Antonio Cornacchione,
con Antonio Cornacchione, Pino Quartullo, Alessandra Faiella.
Antonio Cornacchione scrive una farsa divertente , ma ruvida, politicamente scorretta con alcuni echi del periodo più comicamente impegnato del teatro di Dario Fo, affiancato in scena da un istrionico Pino Quartullo e dalla irresistibile verve di Alessandra Faiella.
Palmiro, un tipografo sull’orlo del fallimento, vive in un appartamento popolare di proprietà della Regione, intestato ai genitori deceduti pur non avendone diritto. Innamorato della sua collaboratrice a cui non vuole pagare il TFR, le offre una convivenza. Un giorno riceve lo sfratto e l’appartamento viene assegnato ad una famiglia rom. E qui nasce una disputa politica fra centri sociali che lo vorrebbero cacciare e neofascisti che lo difendono in modo strumentale.
Palmiro, un tipografo sull’orlo del fallimento, vive in un appartamento popolare di proprietà della Regione, intestato ai genitori deceduti pur non avendone diritto. Innamorato della sua collaboratrice a cui non vuole pagare il TFR, le offre una convivenza. Un giorno riceve lo sfratto e l’appartamento viene assegnato ad una famiglia rom. E qui nasce una disputa politica fra centri sociali che lo vorrebbero cacciare e neofascisti che lo difendono in modo strumentale.
Mercoledì 10 Dicembre 2025 - ore 21.00
NEL BLU, AVERE TRA LE BRACCIA TANTA FELICITÀ
di e con Mario Perrotta,
musiche di Domenico Modugno,
con Vanni Crociani (pianoforte, fisarmonica) Massimo Marches (chitarre) e Giuseppe Franchellucci (violoncello).
Domenico Modugno un ragazzo di una terra dimenticata da Dio - quella Puglia che sarebbe rimasta alla periferia del regno ancora per decenni, quando anche io la lasciai per cercare una vita artistica altrove - che parte all’avventura e si ritrova, dopo pochi anni, a insegnare a tutto il mondo a “volare”: apre la bocca e trascina via con quell’urlo irrefrenabile ogni residuo fosco del dopoguerra. Con una sola canzone rende l’intero occidente felice di esistere. Eppure lui sapeva di lavorare sull’effimero, sull’impalpabile ma, nonostante tutto, si ostinava a crederci: «Io voglio cantare la felicità. Anche se non esiste, mi voglio illudere che esista, devo credere che esista».
Sabato 10 gennaio 2026 - ore 21.00
IL NUOTATORE DI AUSCHWITZ
Ispirato alla vera storia di Alfred Nakache e al libro “Uno psicologo nei lager” di Viktor E. Frankl,
con Raul Bova.
Alfred Nakache era un nuotatore francese di origine ebraica, detentore di un record mondiale. Ad Auschwitz era il detenuto numero 172763. Nonostante la prigionia e le inaudite privazioni, non ha mai smesso di allenarsi. La sua forza, la sua incrollabile determinazione, gli hanno permesso di attraversare l’orrore del campo e di salvarsi. Tornato poi a gareggiare, ottenne un nuovo record e ha partecipato alle olimpiadi di Londra. Ad Auschwitz è stato internato anche Viktor Frankl, uno psichiatra austriaco che, subito dopo la liberazione, ha scritto un libro sull’esperienza vissuta e su coloro che, proprio come Nakache, sono riusciti a superare quella prova terribile. Lo spettacolo vuole restituire queste due figure straordinarie che comunicano a tutti noi un messaggio di speranza.
Domenica 25 Gennaio 2026 - ore 21.00
CENA A SORPRESA
di Augusto Fornari, Toni Fornari, Andrea Maia, Vincenzo Sinopoli,
con Tosca D’Acquino, Simone Montedoro, Toni Formari, Elisabetta Mirra.
Una coppia cinquantenne invita a cena un grande amico loro coetaneo. Sarà il momento in cui la figlia ventenne della coppia, rivelerà ai genitori la sua relazione proprio con l’invitato. Comicità, ma non solo, in una situazione che mette a nudo le reazioni di fronte a una improvvisa variazione delle nostre convinzioni e certezze.
Giovedì 5 Febbraio 2026 - ore 21.00
ANTIGONE
di Jean Anouilh,
adattamento e regia Roberto Latini,
con Silvia Battaglio, Ilaria Drago, Manuela Kustermann, Roberto Latini, Francesca Mazza.
Roberto Latini presenta una rilettura contemporanea dell’Antigone di Anouilh, ambientata nella Francia occupata e trasformata in una potente metafora della resistenza, esplora il conflitto eterno tra legge e coscienza. Antigone, figura archetipica che oltrepassa i confini del tempo, rimanendo eterna nella sua essenza, simbolo universale di ribellione diventa un’indagine intima sull’essenza dell’essere umano. In scena, un gioco di specchi tra Antigone e Creonte, un soliloquio a più voci che rileva le contraddizioni umane invitando il pubblico a riflettere sul significato dell’essere umano.
Giovedì 19 Febbraio 2026 - ore 21.00
IL CASO JEKYLL
tratto da Robert Luis Stevenson,
adattamento di Carla Cavalluzzi e Sergio Rubini,
con Francesco Acquaroli, Daniele Russo, Geno Diana, Roberto Salemi, Angelo Zampieri, Alessia Santalucia.
Henry Jekyll è uno stimato e blasonato studioso della mente vissuto tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento, proprio nello stesso periodo in cui nasce e si sviluppa la psicanalisi. Dopo un’affannosa e solitaria ricerca sui disturbi psichici dei propri pazienti, il grande luminare è approdato all’individuazione delle cause della malattia mentale: all’origine di quei disturbi vi è il conflitto tra l’Io e la sua parte oscura, la sua Ombra, quella battezzata in quegli anni con il nome di Inconscio. L’Ombra, non è costituita solo da istinti e desideri inconfessabili, ma è anche e soprattutto fonte di creatività e di piacere, oltre a rappresentarci per ciò che siamo veramente, nel profondo. Il dottor Jekyll decide così di sperimentare su sé stesso le sue teorie tirando fuori ciò che è a lui stesso nascosto, a cui dà il nome di Edward Hyde, non mettendo in conto che una volta liberato quel suo famigliare oscuro, questi, anziché soggiacere alle regole impostate dalla sua parte razionale, inizia progressivamente a vivere di vita, fino a prendere il sopravvento sull’intera vita dell’esimio scienziato.
Mercoledì 25 Febbraio 2026 - ore 21.00
IO SONO VERTICALE
di e con Francesca Astrei,
Vincitore del premio della Giuria del concorso “Direction Under 30” indetto dal teatro Sociale di Gualtieri.
In una crisi depressiva, trovare le parole per comunicare al mondo esterno la propria sofferenza è un’impresa estenuante: il dolore induce alla chiusura in se stessi rendendo di volta in volta l’apertura più faticosa, se non insostenibile.
Le persone vicine a chi è “chiuso nel dolore”, come vivono questa sua condizione? L’avere una persona amata “murata in se stessa” genera a propria volta dolore.
Come far comunicare il mondo fuori con il mondo dentro, limitando la sofferenza per entrambe le parti?
Le persone vicine a chi è “chiuso nel dolore”, come vivono questa sua condizione? L’avere una persona amata “murata in se stessa” genera a propria volta dolore.
Come far comunicare il mondo fuori con il mondo dentro, limitando la sofferenza per entrambe le parti?
Martedì 3 Marzo 2026 - ore 21.00
THE WALL DANCE TRIBUTE
La nuova produzione The Wall_Dance Tribute, che vede protagonisti i danzatori della MM Contemporary Dance Company, interpreti delle coreografie di Michele Merola, e l’attore Jacopo Trebbi, prende vita dallo storico concept album dei Pink Floyd, pubblicato nel 1979, e dall’omonima pellicola cinematografica di Alan Parker.
The Wall è un manifesto, un atto di protesta contro un mondo, contro una società che non rispetta gli uomini in quanto esseri senzienti e liberi. The Wall è un’opera progressive, nata dal sentimento di rabbia e frustrazione del leader della band britannica, Roger Waters, conscio del progressivo allontanamento tra artista e pubblico, del distacco tra performance e fruizione. La vita del suo alterego, la rockstar Pink, si snoda attraverso le tracce del concept-album: la morte del padre in guerra, le vessazioni di un insegnante frustrato, le attenzioni asfissianti di una madre iperprotettiva e insicura, il matrimonio con una donna assente e infedele, la droga, le pressioni dello show-business rappresentano i mattoni che, poggiandosi l’uno sull’altro, erigono il muro che separa l’uomo dal resto del mondo. Nello spettacolo, Pink (interpretato da Jacopo Trebbi) è l’alter-ego di Roger Waters. Al culmine del delirio alienato e autoreferenziale, vince tuttavia la volontà di abbattere quel muro, di liberarsi dalle oppressioni e di spogliarsi delle maschere.
Giovedì 26 Marzo 2026 - ore 21.00
LE NOSTRE DONNE
di Eric Assous
con Luca Bizzarri, Enzo Paci e Antonio Zavatteri.
Lo spettacolo: Si tratta di una commedia brillante tutta al maschile. Tre sono i personaggi che dipingono dal loro mondo, maschile appunto, il mondo femminile, in un intreccio ritmato e incalzante.
Una sera Max e Paul si trovano a casa di Max per la solita partita a carte. Stanno aspettando Simon che è in ritardo. Quando quest’ultimo arriva, sconvolto, confessa di aver strangolato la moglie e cerca negli amici un alibi. Opposte sono le posizioni di Max e Paul: più intransigente il primo, più indulgente il secondo. I tre amici parlano per tutta la notte delle rispettive mogli, della loro amicizia fino a che Simon – dopo tre pasticche di tranquillante – crolla sul divano. I due amici discutono se mentire alla giustizia per proteggere l’amico oppure denunciarlo. Quando Simon si sveglia, il telefono squilla: è la polizia: la moglie di Simon – che era svenuta, non morta – lo ha denunciato per violenza.
Una sera Max e Paul si trovano a casa di Max per la solita partita a carte. Stanno aspettando Simon che è in ritardo. Quando quest’ultimo arriva, sconvolto, confessa di aver strangolato la moglie e cerca negli amici un alibi. Opposte sono le posizioni di Max e Paul: più intransigente il primo, più indulgente il secondo. I tre amici parlano per tutta la notte delle rispettive mogli, della loro amicizia fino a che Simon – dopo tre pasticche di tranquillante – crolla sul divano. I due amici discutono se mentire alla giustizia per proteggere l’amico oppure denunciarlo. Quando Simon si sveglia, il telefono squilla: è la polizia: la moglie di Simon – che era svenuta, non morta – lo ha denunciato per violenza.
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