Descrizione
BEETHOVEN SOIRÉE
Duo D’Eden/ Grosse Fugue/ Armoniosa Unità
Coreografie di Maguy Marin, Michele Merola, Enrico Morelli
Duo D’Eden
coreografia e colonna sonora: Maguy Marin
coreografia rimontata da Cathy Polo ed Ennio Sammarco
costumi: Montserrat Casanova
luci: Alexandre Béneteaud
maestro ripetitore: Enrico Morelli
interpreti: MM Contemporary Dance Company (2 danzatori)
durata: 17 minuti
prima mondiale Compagnie Maguy Marin: 12 dicembre 1986 - Angers
prima rappresentazione con MM Contemporary Dance Company: 21 ottobre 2020 - Teatro Sociale di Trento
coreografia rimontata da Cathy Polo ed Ennio Sammarco
costumi: Montserrat Casanova
luci: Alexandre Béneteaud
maestro ripetitore: Enrico Morelli
interpreti: MM Contemporary Dance Company (2 danzatori)
durata: 17 minuti
prima mondiale Compagnie Maguy Marin: 12 dicembre 1986 - Angers
prima rappresentazione con MM Contemporary Dance Company: 21 ottobre 2020 - Teatro Sociale di Trento
Produzione MM Contemporary Dance Company
Coproduzione Duo D’Eden: Fondazione I Teatri
Con il sostegno di Centro Servizi Culturali S. Chiara – Trento / Circuito Danza del
Trentino Alto Adige/Südtirol
Coproduzione Duo D’Eden: Fondazione I Teatri
Con il sostegno di Centro Servizi Culturali S. Chiara – Trento / Circuito Danza del
Trentino Alto Adige/Südtirol
“Due corpi, come nudi, avanzano in scena, si avvinghiano l’uno all’altro e non si lasciano più. Un uomo e una donna con i corpi che si attirano e si aggrappano, congiunti l’uno all’altro fino a diventare indissolubili. Lei, una liana che si avvolge, si attorciglia. Lui che la tiene, la ritiene, la sostiene. C’è qualcosa di mitico nella loro danza, in questa fusione totale di due esseri che diventano uno per non separarsi più.
Eden è l’amore originale, quello dei tempi dell’innocenza. C’è anche qualcosa di crudo e di primitivo, in questo duo. L’immagine dei rumori delle cascate e di temporali che compongono il suono della danza.
Eden è una danza piena di forza e di bellezza, forse a causa di ciò che di naturale si sprigiona dal movimento della purezza e dalla precisione del gesto, dalle figure quasi plastiche, dalla potenza dei corpi. È da lì che sorge l’emozione. Da questa sobrietà che rivela l’essenziale. Se l’amore è una danza, è sicuramente Eden.”
Eden è l’amore originale, quello dei tempi dell’innocenza. C’è anche qualcosa di crudo e di primitivo, in questo duo. L’immagine dei rumori delle cascate e di temporali che compongono il suono della danza.
Eden è una danza piena di forza e di bellezza, forse a causa di ciò che di naturale si sprigiona dal movimento della purezza e dalla precisione del gesto, dalle figure quasi plastiche, dalla potenza dei corpi. È da lì che sorge l’emozione. Da questa sobrietà che rivela l’essenziale. Se l’amore è una danza, è sicuramente Eden.”
Grosse Fugue
coreografia Maguy Marin
coreografia rimontata da Dorothée Delabie
musica Ludwig van Beethoven, Die Grosse Fuge, op.133
coreografia rimontata da Dorothée Delabie
musica Ludwig van Beethoven, Die Grosse Fuge, op.133
musica dal vivo eseguita dai Solisti dell’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento: Marco Mandolini violino, Elisabetta Fornaresio violino, Roberto Mendolicchio viola, Elisabetta Branca violoncello
costumi Chantal Cloupet
luci François Renard
maestro ripetitore Enrico Morelli
interpreti Emiliana Campo, Matilde Gherardi, Fabiana Lonardo, Alice Ruspaggiari
luci François Renard
maestro ripetitore Enrico Morelli
interpreti Emiliana Campo, Matilde Gherardi, Fabiana Lonardo, Alice Ruspaggiari
durata: 20 minuti
coproduzione Reggio Parma Festival, Festival Bolzano Danza/Fondazione Haydn di Bolzano e Trento, MILANoLTRE Festival
Quattro donne e un brano musicale straordinario come Die Grosse Fuge: la personale lettura di Maguy Marin dell’opera di Ludwig van Beethoven, considerata una pietra miliare del rapporto tra musica classica e danza contemporanea, si basa su un dialogo costante, intimo, tra danza e musica, su un profondo legame tra le due arti.
Realizzata nel 2001 per la C.ie Maguy Marin, viene riproposta nell’interpretazione di quattro danzatrici della MM Contemporary Dance Company, accompagnata dalla musica dal vivo eseguita daisolisti dell’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento, nella versione per quartetto d’archi.
Dall’incontro tra le quattro donne e la musica prende forma una complessità tra la crescente forza vitale dell'essere femminile e lo stato di entusiasmo e disperazione di questa partitura. La danza diventa un’esplosione euforica di energia, dove le quattro interpreti, vestite di rosso, in un’alternanza quasi frenetica, saltano, corrono, si accasciano, si risollevano in un turbine vitale e frenetico. Una metafora della vita che diventa vortice e gara emozionante contro la morte, dove la vertigine della fine stessa ci porta a voler sempre correre all'impazzata senza fiato, a vivere ogni momento come se fosse l’ultimo istante. Un’opera travolgente e commovente, un momento di emozione pura.
Lo spettacolo GROSSE FUGUE di Maguy Marin ha vinto il Premio Danza & Danza 2024 per la Valorizzazione del repertorio.
Armoniosa Unità
Coreografia: Michele Merola ed Enrico Morelli
Musica: Pierre Jodlowski, Ludwig van Beethoven, Anne Muller
Interpreti: Lorenzo Fiorito, Mario Genovese Nicola Stasi, Giuseppe Villarosa
Durata: 20 min.
Musica: Pierre Jodlowski, Ludwig van Beethoven, Anne Muller
Interpreti: Lorenzo Fiorito, Mario Genovese Nicola Stasi, Giuseppe Villarosa
Durata: 20 min.
Armoniosa Unità è una coreografia a firma di Michele Merola ed Enrico Morelli, nata quest’anno per le celebrazioni della nascita di Guglielmo Marconi. Si è lavorato sul significato del vicino e del lontano, prendendo spunto dalle onde elettromagnetiche. Raggiungere una persona lontano da noi e portarla sul nostro cammino per condividere la strada comune. Un avvicinarsi che fa unione di intenzioni e di percorso verso una coesione che porta, anche nella diversità, ad una visione del bene comune. Accompagna la coreografia una partitura musicale di Pierre Jodlowski con l’Orchestre Philharmonique de Radio France, che inserisce una serie di messaggi e annunci presi dalle trasmissioni radiofoniche su una partitura di musica contemporanea. Questo tappeto sonoro ci porta nel mondo della radio che anche oggi, come nel secolo precedente, diventa strumento di diffusione di notizie e soprattutto portatrice di culture e messaggi di grande importanza.